Mons. Ferré

Il 13 aprile ricorre l’anniversario della morte di mons. Pietro Maria Ferrè che fu Vescovo di Casale dal 1867 al 1886.
“Il Vescovo che studia sempre”; questa definizione lapidaria che è passata alla storia, inquadra molto bene la figura di un pastore sapiente e saggio che non ha mai nascosto una grande predilezione per lo studio e che nella seconda metà del XIX secolo (particolarmente negli anni in cui guidò la nostra diocesi, dal 1867 al 1886) lo vide impegnato nel dibattito filosofico difendendo strenuamente Antonio Rosmini, del quale dimostrò ripetutamente la convergenza con la dottrina della Chiesa, pur nella novità del metodo e nella straordinaria indole speculativa. Fu autor, tra l’altro, di una monumentale opera di filosofia (“Gli Universali”) che solo la morte interruppe: sono dieci volumi (più uno uscito postumo), per un totale di 8700 pagine !
Coetaneo di don Bosco (era nato come il santo monferrino nel 1815), cremasco di origine, di lui fu amico e protettore continuando quando aveva già fatto il suo predecessore (mons. Calabiana), accordandone con l’affidamento del Piccolo Seminario S. Carlo (prima a Mirabello e poi a Borgo san Martino) ordinando (non senza qualche opposizione dal parte dell’arcivescovo di Torino mons. Gastaldi) i primi preti della Congregazione salesiana.
Da ricordare poi che durante il suo episcopato (era il 1883) nacque il settimanale cattolico “La Gazzetta di Casale” che nel 1914 mutò il nome il “Corriere di Casale “ per arrivare al 1921 quando iniziò la “La Vita Casalese”.
Per chi volesse approfondirne la figura mi permetto di invitare alla lettura del libro da me scritto: Mons. Pietro Maria Ferré, Vescovo di Casale Monferrato, Edizioni Rosminiane (12,5 €; in vendita nelle librerie, in particolare presso la Libreria S. Evasio).
Gian Paolo Cassano

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