Falcone

OCCIMIANO – La prof.sa Maria Falcone è cittadina onoraria di Occimiano. Il riconoscimento è stato fortemente voluto dal consiglio comunale e dal consiglio comunale dei ragazzi che in questi anni (unitamente agli studenti dell’istituto Don Milani) si è particolarmente impegnato in percorsi di legalità che sono stati riassunti in diversi cartelloni e nelle domande che sono state presentate nel corso della cerimonia si è tenuta mercoledì 16 marzo nel pomeriggio. La palestra comunale era affollata come non mai per un’occasione unica nella storia del paese; con il sindaco Ernesto Berra (che da sempre, anche come insegnante, è impegnato nell’educazione alla legalità), tutto il consiglio comunale e presidente del consiglio dei ragazzi Paolo Berra c’erano numerosi sindaci dei paesi vicini. Il prefetto Francesco Paolo Castaldo, l’assessore provinciale alla pubblica istruzione Massimo Barbadoro sono intervenuti compiacendosi per il lavoro fatto. Tra le altre autorità presenti Paola D’Alessandro, responsabile dell’ufficio scolastico provinciale, il prevosto ed altre autorità civili e militari.

Viva la commozione della prof.sa Falcone, sorella del giudice barbaramente trucidato dalla mafia, che ha dedicato tutta la sua vita all’insegnamento ed ora lotta contro la mafia “come sorella e come cittadina… Il mio compito – ha detto vivamente commossa, rispondendo alle domande dei ragazzi – è di far camminare le fondamentali idee del pensiero di mio fratello, insieme agli insegnanti d’Italia. Ecco perché gli atteggiamenti del passato sono indispensabili per il futuro e celebrare il Risorgimento oggi significa ricordare l’ingresso dell’Italia nella modernità, nella legalità fondata sulla convivenza civile”.

Sembrava davvero che tutto il paese si fosse radunato nella palestra per questa felice occasione di Occimiano ha voluto celebrare il 150º compleanno dell’Italia. Protagonisti sono stati soprattutto i ragazzi dai piccoli della scuola dell’infanzia che hanno proposto un loro canto ai bambini della scuola primaria che, con una mano al cuore e le coccarde tricolori, hanno intonato l’Inno nazionale, ai più grandi della scuola media e di giovani intervenuti con riflessioni ed idee sul tema della mafia e legalità.

Maria Falcone è ora cittadina di Occimiano; per questo ancora di più tutto il paese sarà impegnato a lottare per la legalità e contro tutte le mafie, perché “la legalità rende liberi” (come si leggeva in uno degli striscioni preparati dai ragazzi)

Gian Paolo Cassano

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