Gioventura Piemontèisa

OCCIMIANO – (gpc) Dopo l’inaugurazione della sede (lo scorso 24 marzo) è stata questa la prima manifestazione pubblica di “Gioventura Piemontèisa”.
Sabato scorso 29 giugno il salone (di piazza Oratorio don Bosco) si è riempito di molti (tra essi anche diversi giovani) che hanno voluto evidenziare l’attaccamento al piemontese, lingua codificata con una sua grammatica (a partire dal 1783) parlata da 3 milioni di piemontesi, da un milione di argentini, da un milione di altri piemontesi sparsi nel mondo; tra essi c’è anche Papa Francesco ! Cifre questa che ne fanno la prima lingua d’Europa non ufficiale. Il piemontese è una sua letteratura, storia e saggistica, ed è una lingua riconosciuta dal Consiglio d’Europa e dall’Unesco.
Ora perché è proibito insegnare il piemontese nelle scuole? Perché la bandiera piemontese viene esposta sempre meno? Perché i simboli ed ogni riferimento al Piemonte sono banditi?  Eppure il 5% della popolazione della Repubblica parla piemontese !
Su questi interrogativi, sull’importanza dell’identità piemontese come fonte di reddito e di valore aggiunto si sono interrogati Carlo Comoli (presidente di Gioventura Piemontèisa), Roberto Novero, il prof. Mauro Tosco (docente di Lingue orientali all’Università di Torino) e Silvana Berra (responsabile per il basso Monferrato dell’associazione).
Tra essi anche cultori della lingue piemontese come il consigliere comunale Maria Rosa Scarrone Bolognesi (segno dell’attenzione dell’amministrazione civica alla problematica) e Fernando Barbano.
Si è fatto riferimento alla cultura letteraria e alla tradizione musicale delle nostra Regione, senza dimenticare le ripercussioni economiche che un investimento sul patrimonio identitario può promuovere; si pensi ai casi, in Europa, dell’Irlanda e delle Catalogna !
Di qui l’appello: riprendiamoci l’identità ! E’ l’invito cioè ad una maggiore consapevolezza e farsi paladini di tutto ciò presso i rappresentanti delle istituzioni. Per questo Gioventura Piemontèisa sin dalla sua fondazione (nel 1993) si impegna per la promozione e l’identità nazionale del Piemonte ed in primo luogo del piemontese come lingua riconosciuta.
gpc

giov-piem-29-giu.jpg

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.