Beata

Una vita segnata dalla carità, un cuore sempre aperto all’accoglienza dei bisognosi, confidando saldamente nella Divina Provvidenza; è questo il ritratto sintetico di Madre Maria Chiara di Gesù Bambino, fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Ospedaliere dell’Immacolata Concezione. E’ stata proclamata beata a Lisbona in una solenne celebrazione, sabato 21 maggio presieduta dal card. José da Cruz Policarpo, patriarca della capitale portoghese, con la presenza del card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

Libânia do Carmo Galvão Meixa De Moura Telles e Albuquerque (è questo il nome al secolo della neo beata), era nata ad Amadora il 15 giugno 1843; rimasta orfana di entrambi i genitori fu accolta dalle religiose francesi Figlie della Carità e quindi da una famiglia. Sotto la guida spirituale di padre Raimundo Beirão entrò nel Terz’Ordine francescano. In seguito dell’abolizione degli ordini religiosi in Portogallo tra il 1833 e il 1834, si trasferì a Calais, in Francia, dove emise i voti nel 1871. Ritornata in Portogallo, fondò con padre Beirão la Congregazione delle Suore Francescane Ospedaliere dell’Immacolata Concezione. Dedicò tutta la sua vita ad alleviare le sofferenze dei poveri e bisognosi, aprendo case di accoglienza, di assistenza e di istruzione (asili, scuole, ospedali …..), creando opportunità di lavoro e sostentamento economico, anche inviando le sue consorelle in Africa e in Asia. Morì a Lisbona il 1 dicembre 1899. Oggi la Congregazione da lei fondata è presente in 14 Paesi.
La serenità di fronte alle difficoltà della vita di Suor Maria Chiara sono più eloquenti di qualsiasi parola nel testimoniare la sua fede salda nell’Amore provvidenziale del Padre, vivendo la chiamata all’amore di Dio e alla carità verso il prossimo. “Da ciò – ha detto di lei il card. Amato – attinse l’umiltà nell’accettare contrasti e incomprensioni, la magnanimità nel perdonare e il coraggio nella fondazione di una Congregazione dedita all’assistenza e alla cura dei malati. Nella sua vita fu veramente eroica nel vivere e testimoniare le virtù della fede, della speranza e della carità. Del resto il Signore ha sigillato la santità di Suor Maria Chiara con molteplici segni e miracoli”.

Anche il Papa (al Regina Coeli di domenica 22 maggio), parlando delle nuova beata, ha rammentato come ci abbia insegnato a dare luce e calore alla moltitudine di poveri e dimenticati della società.

Gian Paolo Cassano

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