Magistero di Papa Francesco

MAGISTERO DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano

La salvezza di Dio è “per tutti”. Lo ha ripetuto il Papa nell’udienza generale di mercoledì 28 settembre, spiegando che il Giubileo è “tempo di grazia e di misericordia” per ciascuno di noi, “buoni e cattivi”, chi è “in salute” e chi soffre.
Infatti “la Chiesa non è soltanto per i buoni o per quelli che sembrano buoni o si credono buoni; la Chiesa è per tutti, e anche preferibilmente per i cattivi, perché la Chiesa è misericordia. E questo tempo di grazia e di misericordia ci fa ricordare che nulla ci può separare dall’amore di Cristo!
Francesco ha invitato a guardare il Crocifisso, dove Cristo è rimasto “senza far nulla per salvarsi”, ma per salvare noi: “tutti noi sappiamo che non è facile ‘rimanere sulla croce’, sulle nostre piccole croci di ogni giorno. Lui, in questa grande croce, in questa grande sofferenza, è rimasto così e lì ci ha salvati; lì ci ha mostrato la sua onnipotenza e lì ci ha perdonati”.
Così Gesù prova che la salvezza di Dio “può raggiungere qualunque uomo in qualunque condizione, anche la più negativa e dolorosa.” A chi soffre tanto il Papa dice: “Gesù è crocifisso per voi, per noi, per tutti”. Infatti è la forza del Vangelo a dare un’“intima certezza”, perché “nessuno è escluso dal perdono di Dio. Soltanto deve avvicinarsi pentito a Gesù e con la voglia di essere da Lui abbracciato”.
D’altra parte, il nome Gesù indica “il Signore salva”. Lo si comprende riflettendo sulla figura del “buon ladrone” che diventa “testimone della grazia” perché nel Crocifisso contempla “l’amore di Dio per lui, povero peccatore”. Così “guardando Gesù così buono e misericordioso è riuscito a rubarsi il cielo: è un bravo ladro, questo!”
Esortando i fedeli in Piazza a rivolgere una “preghiera breve” ripetendo “tante volte” nella giornata “Gesù, Gesù”, il Pontefice invia quindi un saluto speciale al popolo messicano, accendendo poi la fiaccola per le famiglie di Roma e del mondo intero in vista della Settimana della Famiglia, organizzata ad inizio ottobre dalla diocesi di Roma.
Gian Paolo Cassano

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