La Parola di Papa Francesco

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano

Continuando la catechesi sulla speranza cristiana, mercoledì 10 maggio il Pontefice ha riflettuto su Maria, “madre di speranza” che ci insegna a guardare avanti anche quando tutto appare privo di senso. “Non siamo orfani: abbiamo una Madre in cielo”, che “ci insegna la virtù dell’attesa, anche quando tutto appare privo di senso: lei sempre fiduciosa nel mistero di Dio, anche quando Lui sembra eclissarsi per colpa del male del mondo. Nei momenti di difficoltà, Maria, la Madre che Gesù ha regalato a tutti noi, possa sempre sostenere i nostri passi, possa sempre dirci al cuore: ‘Alzati. Guarda avanti. Guarda l’orizzonte’, perché Lei è Madre di speranza”.
Maria è una Donna silenziosa, “una donna che ascolta”, perché “c’è sempre un grande rapporto tra la speranza e l’ascolto”. Ella “accoglie l’esistenza così come essa si consegna a noi, con i suoi giorni felici, ma anche con le sue tragedie che mai vorremmo avere incrociato. Fino alla notte suprema di Maria, quando il suo Figlio è inchiodato al legno della croce”. Ella “stava nel buio più fitto, ma ‘stava’. Non se ne è andata”, perché “Maria è lì, fedelmente presente, ogni volta che c’è da tenere una candela accesa in un luogo di foschia e di nebbie.” Era lì per fedeltà al piano di Dio e anche “per il suo istinto di madre, che semplicemente soffre, ogni volta che c’è un figlio che attraversa una passione”.  
Francesco ha ricordato anche il ruolo di Maria nella Chiesa dei primi inizi, dove la troviamo “in mezzo a quella comunità di discepoli così fragili: uno aveva rinnegato, molti erano fuggiti, tutti avevano avuto paura.” Così “ritroviamo” Maria come “madre di speranza”, nella prima Chiesa avvolta dalla luce della Risurrezione ma anche dal tremore dei primi passi che doveva compiere nel mondo. “Maria semplicemente stava lì, nel più normale dei modi, come se fosse una cosa del tutto naturale.” “Per questo tutti noi la amiamo come Madre”; infatti “non siamo orfani: abbiamo una Madre in cielo, che è la Santa Madre di Dio”, che “ci insegna la virtù dell’attesa, anche quando tutto appare privo di senso” e lo stesso Dio “sembra eclissarsi per colpa del male del mondo”.
Gian Paolo Cassano

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