La Parola di Papa Benedetto

LA PAROLA DI PAPA BENEDETTO

a cura di Gian Paolo Cassano

Con emozione il Papa è tornato sull’eccezionale evento ecclesiale della GMG di Madrid. Nell’udienza generale di mercoledì 24 agosto (ancora a Castel Gandolfo).

E’ stata una formidabile esperienza di fraternità, di incontro con il Signore, di condivisione e di crescita nella fede: una vera cascata di luce. Ringrazio Dio per questo dono prezioso, che dà speranza per il futuro della Chiesa: giovani con il desiderio fermo e sincero di radicare la loro vita in Cristo, rimanere saldi nella fede, camminare insieme nella Chiesa”.

Benedetto XVI ha messo in rilievo la “fede piena di coraggio per il futuro” dei giovani incontrati “certo che anche a Madrid il Signore ha bussato alla porta del cuore di molti giovani perché lo seguano con generosità nel ministero sacerdotale o nella vita religiosa”.

E’ stato un “grande dono: … l’incontro di Madrid è stato una stupenda manifestazione di fede per la Spagna e per il mondo prima di tutti. Per la moltitudine di giovani, provenienti da ogni angolo della terra, è stata un’occasione speciale per riflettere, dialogare, scambiarsi positive esperienze e, soprattutto, pregare insieme e rinnovare l’impegno di radicare la propria vita in Cristo, Amico fedele”.

Ha annunciato poi che la GMG 2011 (nelle singole diocesi) avrà come motto:Siate sempre lieti nel Signore!’, mentre quella di Rio de Janeiro il motto sarà il mandato di Gesù: ‘Andate e fate discepoli tutti i popoli!’.

All’Angelus di domenica 28 agosto ha evidenziato che il cristiano segue il Signore quando accetta con amore la propria croce, che agli occhi del mondo appare una sconfitta e una ‘perdita della vita’, sapendo di non portarla da solo, ma con Gesù, condividendo il suo stesso cammino di donazione … Accettando volontariamente la morte, Gesù porta la croce di tutti gli uomini e diventa fonte di salvezza per tutta l’umanità”.

La via della croce mette in rilievo il contrasto tra la logica di Dio e quella del mondo che “si ripete anche oggi: quando la realizzazione della propria vita è orientata solamente al successo sociale, al benessere fisico ed economico, non si ragiona più secondo Dio, ma secondo gli uomini. Pensare secondo il mondo è mettere da parte Dio, non accettare il suo progetto di amore, quasi impedirgli di compiere il suo sapiente volere”.

Gian Paolo Cassano

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