La Parola di Papa Benedetto

LA PAROLA DI PAPA BENEDETTO
a cura di Gian Paolo Cassano

La prodigiosa liberazione di San Pietro a Gerusalemme, narrata negli Atti degli Apostoli è stato il tema della catechesi di Benedetto XVI nel corso dell’Udienza generale di mercoledì 9 maggio.
Il Papa ha sottolineato l’atteggiamento di Pietro, che “si fida di Dio” e sa di poter contare sulla preghiera della sua comunità. Esperienza che anche oggi rivive Benedetto XVI che “fin dal primo momento” dell’elezione come Successore di San Pietro, si è “sempre sentito sorretto dalla preghiera della Chiesa, dalla vostra preghiera, soprattutto nei momenti più difficili […] Con la preghiera costante e fiduciosa, il Signore ci libera dalle catene, ci guida per attraversare qualsiasi notte di prigionia che può attanagliare il nostro cuore, ci dona la serenità del cuore per affrontare le difficoltà della vita, anche il rifiuto, l’opposizione, la persecuzione”.
Pietro si sente “circondato dalla solidarietà e dalla preghiera dei suoi”; così “si abbandona totalmente nelle mani del Signore”. Questa “deve essere la nostra preghiera: assidua, solidale con gli altri, pienamente fiduciosa verso Dio che ci conosce nell’intimo e si prende cura di noi al punto che – dice Gesù – ‘perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati’”.
E’ l’esperienza della prima comunità di Gerusalemme, sorretta e accompagnata dalla preghiera, “dalla continuità di un dialogo vivente con il Signore”, richiamo “importante anche per noi, per le nostre comunità, sia quelle piccole come la famiglia, sia quelle più vaste come la parrocchia, la diocesi, la Chiesa intera”.
Di qui l’invito a non lasciarsi dominare dalle passioni, “dalla dittatura delle proprie voglie, dall’egoismo”, ma imparare a pregare bene il Signore. Nell’’episodio di Pietro cogliamo la “forza della preghiera” come “un prezioso strumento anche per superare le prove che possono sorgere nel cammino della vita, perché è l’essere profondamente uniti a Dio che ci permette di essere anche profondamente uniti agli altri”.
Gian Paolo Cassano

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