TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

E’ ripresa su Tv 2000 “CITTA’ INVISIBILI” (domenica, ore 19), la serie di documentari per altrettanti luoghi modelli in Italia di convivenza possibile, storie di quotidiana e straordinaria accoglienza. In un continuo rimando tra il conosciuto e lo sconosciuto, tra il dicibile e il taciuto, è un viaggio in Italia per svelare luoghi, storie e realtà di accoglienza e integrazione possibile. Un mondo sommerso di esperienze in cui qualcuno ha avuto il coraggio di provare a trasformare la paura in opportunità e l’utopia in realtà. Emergono così le città invisibili, nascoste dietro il racconto del visibile che invade le cronache dei tg e dei giornali. Dopo Belluna fa tappa a Benevento (la città che canta), a Como (la città di Frontiere), a Latina (la città della bellezza) a Pettinengo [Biella] (La città modello), a Roma (il progetto Gustamondo) e in Val Camonica [Brescia] (la valle accogliente).
“NUOVI EROI”, dal 7 gennaio su Ria tre (dal lunedì al venerdì, ore 20,25) racconta le storie di uomini comuni protagonisti di imprese straordinarie di coraggio e dedizione, con la voce narrante di Veronica Pivetti. La particolarità è che i protagonisti sono tutti cittadini insigniti dal Capo dello Stato Sergio Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Si tratta di Ordine nazionale, istituito nel 1951, destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche”. Sono trenta le storie raccolte dalla redazione del programma che si è avvalsa della collaborazione del Quirinale.Queste persone sono legate da un unico filo rosso: sono eroi del nostro tempo. Eroi della porta accanto, sconosciuti ai media, persone che fanno onore a tutto il Paese.
Ognuno ha dovuto affrontare una prova, sfoderare coraggio per impegnarsi in situazioni ardue, difficili, spesso superando anche i limiti delle proprie forze. Non sempre le vicende in cui sono stati coinvolti, hanno raggiunto gli onori della cronaca. Tutte le vicende documentano uno spaccato reale dell’Italia in cui vigono sentimenti profondi di solidarietà e rispetto per gli altri.

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