Rotaldo

OCCIMIANO – (gpc) “Se la Regione Piemonte non interverrà a fare le opere previste per la protezione (dei torrenti Rotaldo e Grana) occorrerà ritenere che la prossima alluvione sia da considerarsi dolosa;” così in maniera molto decisa si esprime il sindaco di Occimiano prof. Ernesto Berra, dopo l’ennesimo fatto alluvionale che ha colpito la zona industriale di Occimiano con l’esondazione del Rotaldo (in direzione Casale) e del Grana (in direzione Alessandria).

Tra i 16 e il 17 marzo infatti per l’ennesima volta i due torrenti sono usciti allagando le zone circostanti; i danni maggiori sono quelli causati dal Rotaldo. Colpita l’Unifrigor (si calcolano 100.000 € di danni), mentre la Nuova Terlegno questa volta è stata scampata (anche se bisogna calcolare tutto il lavoro per mettere in salvo in tempo tutto il materiale…).

Colpita anche la cascina Colomba; “anche questa volta siamo andati a bagno – commenta Mario Bosca con la moglie – abbiamo gettato mobili ed elettrodomestici e non abbiamo mai visto un soldo di indennizzo.” Il Comune è però intervenuto in sostegno con un impresa per pulire dal fango che aveva invaso il caseggiato e il rustico.

Ma ormai è la terza volta nel giro di poco più di un anno (dicembre 2009, aprile 2010, marzo 2011) e gli animi sono esasperati.

Come si spiega tutto questo ? In passato sono stati fatti alcuni interventi, alzando l’esempio (con intervento della provincia) tutti i ponti interessati; ora il flusso d’acqua che scende dalle sorgenti del Rotaldo trova un maggiore spazio libero arrivando nel comune di Occimiano e in presenza di fenomeni atmosferici (del resto questa volta non così intensi come altri eventi in passato) ed esonda allagando case civili e fabbricati industriali. Ci vogliono almeno € 800.000 per costruire un argine e un’arie di laminazione in modo tale che le acque pur uscendo dal torrente non vadano ad invadere da una parte la zona industriale e la Cascina Colomba e dall’altra le Cascina Nuova e San Lorenzo ….

Mi auguro – aggiunge il sindaco – che qualcuno abbia capito che la discarica non può essere più fatta qui e che questa è un’area che non può più permettersi altre discariche !”

gpc

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