NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Un passo in avanti negli Stati Uniti verso l’abrogazione della pena di morte: in Colorado, lo scorso 31 gennaio, infatti, con 19 voti a favore e 13 contrari, il Senato ha approvato il disegno di legge SB20-100 che, se ratificato definitivamente, potrebbe porre fine alla pena capitale per i crimini commessi nello Stato a partire dal 1 luglio. Immediato il plauso dei vescovi che, in una dichiarazione, ringraziano i senatori che “hanno sostenuto questa importante legislazione”. “La Chiesa cattolica – ha affermato mons. Jorge Rodriguez, vescovo di Denver – insegna da tempo che ogni persona, sia essa non ancora nata, malata o peccatrice, ha una sua dignità, donata da Dio, che non può essere cancellata o strappata via. Può essere deturpata, certo, ma mai cancellata agli occhi di Dio”. Lo riferisce Vatican news. “Se noi, come società – ha continuato il presule – accettiamo l’idea che è possibile che qualcuno perda la sua dignità e possa essere giustiziato, allora sarà breve il passo per affermare che certi tipi di persone appartengono a gruppi con un livello di umanità inferiore. E la storia ha dimostrato che questo non è al di fuori del campo delle possibilità”. Il disegno di legge SB20-100 è ora atteso all’esame della Camera dei Deputati, a maggioranza democratica; se approvato anche in questa sede, dovrà poi essere firmato dal governatore, anch’egli democratico, Jared Polis. Al momento, sono tre i condannati detenuti nel “braccio della morte”; tuttavia, negli ultimi anni, i giurati dello Stato hanno sempre scelto di comminare l’ergastolo senza possibilità di condizionale, invece della pena capitale.
Da ricordare che, ad agosto 2018, Papa Francesco ha approvato una modifica al testo del Catechismo della Chiesa cattolica relativo proprio alla pena capitale. “La Chiesa insegna alla luce del Vangelo – si legge nel documento – che la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona e si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo”.

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