NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Come al tempo delle gare “inclusive” volute da san Pio X, tra il 1905 e il 1908, anche oggi Le Paralimpiadi sono un passo in avanti nella promozione di una diversa percezione della disabilità. Ma in anticipo ad esse, tra il 1905 e il 1908, in Vaticano gareggiavano atleti con disabilità, “quarant’anni prima dell’avvio del movimento paralimpico, che ha preso le mosse dalle macerie della seconda guerra mondiale.” Così scrive su L’Osservatore romano (e ripreso da Vatican news) Giampaolo Mattei. “Un progetto che si potrebbe rilanciare oggi attraverso Athletica Vaticana: un secolo dopo, seguendo la testimonianza di Francesco, il primo passo di Athletica Vaticana — la squadra del Papa — è stato proprio aprire la sezione paralimpica.”
Infatti, nel settembre 1908 c’erano atleti amputati come Baldoni che gareggiava nella velocità, atleti sordi e, nel salto in alto, 9 giovani non vedenti dell’Istituto Sant’Alessio. Con il vincitore, Cittadini (1 metro e 10 centimetri), intervistato dal cronista de «L’Osservatore Romano».
Potremmo dire che forse le Paralimpiadi (che si sono aperte a Tokyo martedì 24 agosto) sono nate proprio nel Cortile del Belvedere, trasformato in pista di atletica, davanti a Pio X e al segretario di Stato card. Merry del Val. Commenta ottimamente Mattei: “e a chi gli diceva: «dove andremo a finire?» — vedendo atleti correre nei Giardini vaticani — Pio x ebbe a rispondere in veneziano: «Caro elo, in paradiso!».”
Gare internazionali di atletica che, come quella delle 1° edizione (ottobre 1905, che si svolse anche nel Cortile di San Damaso) che “L’Osservatore Romano” come fosse… «La Gazzetta dello sport»: classifiche, commenti, interviste e persino schede tecniche sull’équipe medica del Fatebenefratelli (con tanto di diagnosi degli infortunati), le note di servizio per i 2.000 atleti e per Guardia svizzera e Gendarmeria che si alternavano nell’accogliere gli sportivi, anche con le loro bande musicali, fino a fornire informazioni al Portone di Bronzo quando alcune gare vennero rimandate per pioggia. E le parole del Papa in prima pagina.

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