NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

“Durante la pandemia – ha dichiarato Gilbert F. Houngbo, presidente dell’IFAD, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo agricolo – i migranti hanno dimostrato una dedizione costante verso le loro famiglie e le loro comunità, effettuando il maggior numero di trasferimenti digitali di rimesse mai registrato”. E’ ciò che è emerso al Forum del Fondo Internazionale per lo Sviluppo agricolo (IFAD) che si è tenuto in questi giorni in occasione della Giornata Internazionale delle rimesse familiari il 16 giugno. C’è stata meno possibilità di viaggi e anche questo ha determinato l’aumento delle spedizioni di denaro, anche se in molti casi non è possibile accedere a questi fondi, come riporta Vatican news.
Infatti milioni di membri delle famiglie destinatarie, che vivono in zone rurali, affrontano enormi difficoltà per accedere ai servizi finanziari digitali che potrebbero aiutarli a uscire dalla povertà. Per questo l’IFAD ha lanciato un appello perché si investa con urgenza in infrastrutture e servizi finanziari digitali nei Paesi in via di sviluppo, per garantire che le famiglie che vivono in aree rurali non vengano lasciate indietro.
Al riguardo l’IFAD ha elaborato misure concrete per promuovere la digitalizzazione del mercato delle rimesse, nel tentativo di stimolare la ripresa e rafforzare la resilienza delle famiglie dei migranti in tutto il mondo. In linea con queste misure, l’Ifad sta attualmente finanziando soluzioni digitali promosse dal settore privato di cui beneficeranno oltre un milione di persone nella sola Africa occidentale.
In tutto il mondo, 200 milioni di migranti mandano regolarmente denaro a casa a circa 800 milioni di loro parenti. Questo contributo influisce in modo cruciale sulla loro vita e sulla loro possibilità di mantenersi. Quasi la metà di queste famiglie vive in aree rurali di Paesi in via di sviluppo, dove la povertà e la fame sono più diffuse. Le famiglie usano i soldi mandati a casa dai lavoratori migranti per soddisfare necessità essenziali quali cibo, alloggio, spese scolastiche e mediche, oltre che per avviare piccole attività imprenditoriali. Queste risorse spesso sono in grado di cambiare la vita delle famiglie e delle comunità locali.

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