NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Da lunedì 24 maggio a sabato 29 maggio si è tenuto “Contagion”, il Festival del cinema Popoli e Religioni, organizzato dall’Istituto di Studi teologici e storico sociali di Terni, nella convinzione che “il cinema e l’arte – ha detto a Vatican news il direttore artistico Arnaldo Casali – possano essere veicolo di dialogo e pace.”
L’evento, dopo una prima sessione on-line, lo scorso novembre, a causa della pandemia di Covid-19, è tornato ‘in presenza’, con la proiezione al cinema dei film in concorso. E’ tornato col titolo “Contagion” perché è stato organizzato con il virus e non nonostante il virus. Il via all’iniziativa è stato dato lunedì a Roma, presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, con un incontro, aperto al pubblico e trasmesso in streaming, con la partecipazione dell’arcivescovo mons. Vincenzo Paglia, Gran Cancelliere dell’Istituto e lo storico Marco Bartoli, dedicato a due importanti figure della storia della Chiesa, San Francesco e Chiara Lubich. Su di loro si sono confrontati Liliana Cavani, regista di tre film dedicati al Santo di Assisi, e l’attrice Cristina Capotondi, che recentemente ha interpretato la fondatrice del Movimento dei Focolari in un film trasmesso in onda su Rai1. “L’idea – afferma a Vatican News Arnaldo Casali, direttore artistico dell’evento – era quella di lasciarci interrogare dalla pandemia e quindi abbiamo scelto questo titolo che parla non solo di un’epidemia ma anche di un contagio della solidarietà, di un contagio anche positivo”.
Ideato nel 2005 dall’allora arcivescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, il Festival è incentrato sul dialogo tra religioni. “È uno dei pochi festival interreligiosi – ricorda il direttore artistico -, abbiamo costituito anche una rete mondiale di festival di varie religioni, non solo festival cattolici o cristiani. Noi crediamo profondamente che il cinema e l’arte possano essere proprio un veicolo di dialogo e quindi anche di pace”.
Oltre 40 i film in concorso di questa edizione, tra cui documentari, cortometraggi e opere di realtà virtuale con diverse le categorie in gara. Molte le opere dedicate alla pandemia, uno al tema dell’immigrazione che racconta l’accoglienza di una famiglia in Turchia. Accanto alle proiezioni, infine, molti i focus organizzati con incontri su diversi temi, dalla scienza, all’intelligenza artificiale, all’attualità e alla cultura.

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