Nessuno ne parla (o quasi)

NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano

Continua ad essere difficile la situazione dei cristiani in Egitto, dopo i tre grandi attentati che hanno colpito la comunità cristiana copta la scorsa primavera.  “La comunità cristiana è sotto attacco” – ha detto alla Radio Vaticana Ibrahim Isaac Sidrak, patriarca della Chiesa copto-cattolica egiziana -. Il timore di essere colpiti di nuovo c’è, come c’è in tutto il mondo” e questo non cambierà finché si continuerà a promuovere “l’odio contro l’altro”.  La tensione riguarda sia i cristiani sia i musulmani. “Lo Stato cerca di fare del suo meglio – ha continuato Sidrak – però aumentare solamente la sicurezza non serve a nulla, perché persino i soldati, la polizia sono minacciati dai terroristi e ogni giorno viene ucciso un gruppo di soldati”. Il numero di jihadisti sta aumentando in Egitto dopo le sconfitte dell’Is in Iraq e Siria. Infatti “non trovano da vivere e allora cominciano a spostarsi, vanno verso il Sinai e tutto l’Egitto…”
La crisi è generalizzata ed ha portato ad un crollo dell’industria turistica, con una svalutazione della lira egiziana: “tutto è caro adesso e quindi tutti gli egiziani soffrono di questi problemi, ma ho fiducia negli egiziani; un giorno arriveremo, insieme, ad un nuovo Egitto.”
A livello ufficiale c’è la buona volontà di armonizzare la vita tra le varie religioni, ma spesso a livello più basso persistono ancora tensioni: la situazione dei cristiani rimarrà difficile fin quando “non cambierà il pensiero e non solo i discorsi”. Negli ultimi 30 anni sono state aperte nel Paese meno di dieci scuole cristiane e rimane ancora complicato costruire nuove chiese. Per questo la visita del Papa in Egitto è stato un importante segnale, perché anche gli egiziani musulmani che hanno visto e toccate da vicino la vicinanza del Papa della pace”.
Gian Paolo Cassano

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