NESSUNO NE PARLA (O QUASI)

NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano

E’ uno dei 28 stati dell’Unione Europea. Parlo della Croazia dove domenica scorsa 11 settembre ci sono state le elezioni politiche. Ma da parte de grandi mezzi di comunicazione c’è stato silenzio assoluto. Per la cronaca le elezioni politiche in Croazia hanno visto la chiara vittoria del centrodestra guidato dall’eurodeputato Andrej Plenkovic, che avrà’ nel parlamento di Zagabria una maggioranza relativa e una buona posizione di partenza per formare il nuovo governo croato.
I conservatori dell’Unione democratica croata (Hdz) di Plenkovic ottengono 61 deputati dei 151 che compongono il parlamento monocamerale di Zagabria, confermandosi il primo partito del Paese. I socialdemocratici di Zoran Milanovic sono fermi a 54 mandati, e la differenza tra i due schieramenti sembra oramai insormontabile. Anche sommando i quattro deputati regionalisti istriani, che tradizionalmente si allineano con il centrosinistra, Milanovic rimane sotto di tre deputati.
Le elezioni anticipate hanno fatto registrare una scarsa affluenza alle urne, tra le più basse nella storia della Croazia dato che ha votato appena il 52% dei 3,8 milioni di aventi diritto.
Ma anche in Germania si è votato e quasi nessuno ne ha parlato. Qui si sono svolte le elezioni regionale in Bassa Sassonia, ma, a differenza di quanto è avvenuto (con un grande clamore mediatico) nel Meclemburgo-Pomerania dove la Cdu ha subito una sonora sconfitta, qui il partito cristiano-democratico della leader tedesca infatti si è imposto nettamente confermandosi prima forza politica nelle amministrazioni locali. La sorpresa della precedente tornata elettorale, i populisti dell’Afd, questa volta infatti si sono fermati a percentuali nettamente inferiori di preferenze attestandosi in media sotto la quota del 10% pur entrando in molti consigli comunali
Nel voto del consigli comunali la Cdu in particolare si è affermata con il 34,4% dei consensi contro il 31,2% dei socialisti della SPD e il 10,2% dei Verdi. Tutti i grandi partiti però hanno subito un calo delle preferenze rispetto alla precedente tornata elettorale in bassa Sassonia.
Gian Paolo Cassano

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