LA CHIESA NEL MONDO Le notizie ecclesiali della settimana a cura di Gian Paolo Cassano

MESSAGGIO DEL PATRIARCA BARTOLOMEO I
ISTANBUL – Il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha scritto (lo scorso 22 aprile) un messaggio in occasione della Giornata della terra in cui ricorda come l’umanità sia ad un bivio e come la pandemia abbia messo a nudo la fragilità della terra. Tutto ciò deve far riflettere – sostiene in un messaggio – su quanto abbiamo promesso e non mantenuto durante questo mezzo secolo, per instaurare un “rapporto nuovo” col pianeta.
RADIO IN AFRICA
Celebrazioni eucaristiche, catechesi e momenti di preghiera ma anche lezioni per studenti: in tempo di coronavirus, scuole e chiese chiuse, le emittenti radiofoniche del continente assumono un ruolo fondamentale. In Africa la radio resta lo strumento migliore per informare la popolazione, sono in molti a non avere accesso a Internet o alla televisione e in questa fase di emergenza causata dalla pandemia di Covid-19, e la Chiesa per raggiungere e sostenere i suoi fedeli utilizza proprio le emittenti radiofoniche.
IN YEMEN
SANA’A – La popolazione nello Yemen vive oggi anche il dramma della pandemia, con tutte le incertezze e le paure per il domani che porta con sé. Oltre questo ci sono guerra e fame. Per questo il vicario apostolico dell’Arabia meridionale mons. Paul Hinder, in un’intervista alla Radio Vaticana ha rimarcato le sfide che nella sua regione affrontano i cristiani. Ha rilanciato l’appello del Papa allo stop alla guerra e al commercio delle armi. Lo Yemen, infatti, rischia il crollo sanitario con l’arrivo della pandemia in un sistema già devastato da cinque anni di guerra. Finora un solo caso di coronavirus è stato confermato nel Paese ma il governo riconosciuto internazionalmente esprime tutta la sua preoccupazione per lo stato di profonda povertà e per la scarsità d’acqua che rende il Paese ‘terreno fertile’ per le malattie.
RINVIATO IL CONGRESSO EUCARISTICO
BUDAPEST- La pandemia da Covid-19 costringe a procrastinare anche il Congresso eucaristico internazionale in origine fissato nella capitale ungherese per il prossimo settembre. Si celebrerà nel settembre 2021. Sarà un’opportunità per prepararlo meglio, con l’auspicio che aiuti l’Europa a riflettere sulle sue radici.
CHIESA BIRMANA
RANGOON – In Myanmar la Chiesa offre le sue proprietà per i centri di quarantena. Si tratta di aiutare con interventi di prevenzione, sensibilizzazione e con l’ospitalità: in prima linea seminari e strutture ecclesiastiche in tempo di pandemia nel Paese asiatico. Al 23 aprile, il Myanmar ha registrato 139 casi di Covid-19 e 5 morti.
COMECE
BRUXELLES – Presa di posizione della COMECE (Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea), esprimendo la loro posizione su quanto accade nel Mediterraneo e nei porti libici: al centro la richiesta di un meccanismo di solidarietà concertato tra gli Stati membri dell’Ue e che si attivi in automatico in caso di emergenza in mare. “La pandemia – ha detto il Segretario Generale della COMECE mons. Barrios Prieto – non dovrebbe essere una scusa per lasciare che gli esseri umani muoiano nel Mediterraneo”.
SOLIDARIETA’ DELLA CHIESA CALDEA
BAGHDAD – Per l’emergenza Covid-19, Il Patriarca di Babilonia dei Caldei, il card. Louis Raphaël I Sako ha deciso di devolvere il proprio stipendio e quello dei vescovi e dei sacerdoti caldei di Baghdad in sostegno della popolazione. Cristiani e non cristiani, pregano “secondo la propria religione – ha detto a Vatican news mons. Shlemon Warduni vescovo ausiliare del Patriarcato caldeo di Baghdad – e chiedono al Signore di aiutarci e darci la forza di superare questo momento”. Il Paese del Golfo ha fatto registrare ad oggi oltre 1.600 casi, con più di 80 vittime.

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