LA BELLEZZA NELLA PAROLA a cura di gpc

“A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio? (…) È come un granello di senape che, quando viene semi¬nato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi (…) ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante”. (Mc. 4,30-32)

Per illustrate la parabola mi ferma su un’icona, così cara al mondo dell’Oriente cristiano, dove su una tavola in foglia d’ora viene presentata la parabola del granello di senape che, affidato alla terra cresce e si dilata. Nell’icona Gesù è posto alla destra (di chi guarda) nell’atteggiamento di insegnare. Nel nimbo crociato che circonda il viso compaiono (come di regola) le tre lettere greche “O Ω N” (omicron, omega, ni), che significano: Colui che è, che sempre è stato e sempre sarà, a ricordo delle parole dette da Dio a Mosè: “Io sono colui che sono, l’Essente”. La folta capigliatura poi diventa simbolo della sapienza poiché rimanda all’adulto che è Dio. In tal senso, un particolare rilevante è che gli abiti indossati da Cristo nelle icone non variano mai: indossa il chitone, una sottoveste o tunica in uso presso gli antichi greci, quale simbolo della sapienza e della filosofia divina. L’abito è di colore rosso, in memoria del sangue versato; l’Himation invece è il mantello dei romani, solitamente di colore blu, quale simbolo della regalità, della vittoria sulla croce e della sottomissione dei soldati romani. A sinistra tre discepoli ed al centro c’è l’albero di senape che, seppure sia un piccolo seme, cresce e diventa grande e così gli uccelli del cielo possono posarsi sulle sue fronde. Il Signore, servendosi di realtà semplici, accessibili a tutti per comunicare verità grandi, ci fa capire come il regno di Dio operi nella vita dell’uomo, nella storia, agendo in un modo straordinario.
“Gesù Cristo è il fine di ogni cosa e il centro verso cui tutto volge. Chi lo conosce, conosce la ragione di tutte le cose.” (Blaise Pascal)

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