LA BELLEZZA NELLA PAROLA a cura di gpc

L’incontro del Risorto con i suoi apostoli è ben descritto da Duccio di Buoninsegna in una tavola della Maestà del Duomo di Siena (1308-11). Gesù entra nel Cenacolo dove gli apostoli erano riuniti, cogliendoli di sorpresa. L’artista pone il Signore a sinistra, appena entrato nel luogo chiuso; Egli domina su tutte le altre figure, con un’imponente maestosità e nobiltà da Pantocratore bizantino, evidenziandone la ieraticità e dignità regale, espresse anche dalle vesti dove il rosso (tradizionalmente indicante l’umanità), bordato dall’oro regale si unisce al blu della divinità. L’artista ci fa capire che il Signore è risorto, perché, nonostante i segni dei chiodi nei piedi, articola le pieghe dei suoi abiti in oro. “Ormai (commenta mons. Verdon) in Lui vi è solo luce, così che perfino dalle pieghe dei drappeggi (normalmente definite con ombre) traspare la gloria della vita nuova”. Cristo stende le mani verso gli apostoli (che potrebbero essere quelli nella posizione superiore della tavola, con il nimbo) e i discepoli (nella porzione inferiore), ma sembra quasi invitarci tutti ad entrare…
Aggiunge Manzoni: “Nel Signor chi si confida/ col Signor risorgerà.”

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