“LA BELLEZZA NELLA PAROLA” a cura di gpc

“Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.” (Lc.2,10-11) L’annuncio dell’Angelo ai pastori racchiude in sé la grande notizia del Natale. Dio si è fatto uomo, è entrato nella nostra storia, ha condiviso il nostro cammino…
Lo evidenzia in maniera plastica Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio in questa tavola (167 x 167), dipinta nel 1485, come attesta la data su uno dei due capitelli corinzi che sorreggono il tetto della capanna sotto cui si svolge la scena. L’opera, conservata sull’altare della Cappella Sassetti a Firenze (S.S. Trinità) è ritenuta il capolavoro del pittore fiorentino, uno dei protagonisti artistici del Rinascimento. Affascina per la ricchezza degli elementi, a cominciare dalla S. Famiglia, nel momento in cui i pastori (in primo piano a sinistra) e i Magi (che stanno arrivando nel lungo corteo che si snoda sulla destra) rendono omaggio a Colui che è nato, ritratti con vivo realismo e tra i quali Ghirlandaio pone sé stesso (il primo pastore, quello che indica il Bambino). Maria, in primo piano su un prato fiorito, adora il Bambino poggiato sul suo mantello all’ombra di un sarcofago romano antico che fa da mangiatoia per il bue e l’asinello (a rappresentare, secondo i padri delle Chiesa, rispettivamente gli ebrei e i pagani), mentre poco dietro si trova san Giuseppe, che scruta verso il corteo in arrivo.
La sella e il barroccio a sinistra alludono al viaggio di Maria e Giuseppe, mentre i tre sassi sono un riferimento alla famiglia Sassetti (committente dell’opera) e all’attività dell’uomo ed il cardellino è un simbolo della passione e resurrezione di Cristo. Il sarcofago-mangiatoia, l’arco di trionfo sotto cui passa il corteo dei Magi e i pilastri che reggono la capanna sono precisi riferimenti alla nascita del Cristianesimo in ambito pagano, tema anticipato anche dagli affreschi esterni alla cappella.
Maria contempla ed adora: così anche noi siamo invitati a cogliere nell’intenso sguardo e nel gesto indicatore di uno dei pastori l’invito a vedere Cristo e a riconoscerlo nella nostra vita.
“Risplende d’un astro divino/La notte che già fu sì buia./È nato il Sovrano Bambino.” (Guido Gozzano, La notte santa).

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