Homepage - Scrivi a Don Cassano - Scrivi alla Parrocchia di San Valerio

Archivio di Giugno 2014

Avvisi PARROCCHIA S.VALERIO OCCIMIANO

Venerdì 27 Giugno 2014

******** DOMENICA 22 giugno 2014

* S. Messe nella settimana: (Chiesa Madonna del Rosario)
Lunedì 23 giugno: ore 18,00
Martedì 24 giugno: ore 8,00
Mercoledì 25 giugno: ore 18,00
Giovedì 26 giugno: ore 18,00
Venerdì 27 giugno: ore 18,00

* Adoro il lunedì (Chiesa Madonna del Rosario)
Vespri ogni lunedì (ore 17,45) - segue: S. Messa

* Domenica 22 giugno: Corpus Domini
S. Messa e Processione (ore 10,00)
segue: Processione (via Roma - via Brofferio – via Cavour – via Sommeiller – via Garibaldi)
Festa anziani (Casa di riposo, ore 15,30)
Concerto La Buona Novella (Chiesa Madonna del Rosario, ore 18,00)

* Venerdì 27 giugno (solennità S. Cuore):
Convegno diocesano Apostolato della preghiera (Canonica):
ore 16,30: assemblea; ore 18,00: S. Messa
XXXIII anniversario ordinazione sacerdotale di don Gian Paolo

* Domenica 29 giugno: Giornata Lourdiana diocesana
ore 9,30: accoglienza Casa di riposo
ore 10,00: animazione
ore 12,30: pranzo Villa Marchesi Da Passano
ore 15,00: Processione
ore 15,30: S. Messa presieduta dal Vescovo
ore 16,30: Concerto Banda in piazza - saluti

Telecomando

Venerdì 27 Giugno 2014

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

Si chiama “SCONOSCIUTI COLLECTION - la nostra personale ricerca della felicità” il programma che la terza rete manda in onda dal 30 giugno e che resterà saldamente ancorato al palinsesto fino al  prossimo 29 settembre. Tra le storie raccontate, alcune scavano nel passato alla ricerca di persone a care o di semplici amici che hanno lasciato un segno indelebile nella personalità di chi adesso racconta.  Anche un semplice maestro, ad esempio, può aver influito in maniera talmente positiva sugli allievi, da spingerli, a cercarne le tracce dopo più di quarant’anni. Ci saranno le vicende di genitori che, consapevoli della malattia da cui i figli sono colpiti, cercano di offrire loro, giorno per giorno, un’esistenza serena che ne sdrammatizzi la sofferenza. La regia del programma è di Massimiliano Di Nicola.
Nuova Visita pastorale del Papa sabato 5 luglio a Campobasso; TV 2000 seguirà i vari appuntamenti e Rai uno si collegherà alle ore 10.
UBIK (Rai 5, in orari variabili giornalieri) è dedicata al Teatro. Ogni puntata racconta quattro storie attraverso le quali si possono scoprire le nuove tendenze, i giovani protagonisti stranieri e i piccoli grandi cult, originali e sorprendenti. Una sfida per testimoniare, con forza, la vitalità e l’attualità del fare teatro oggi. Le puntate sono arricchite dai racconti di Virgilio Villoresi che ci accompagna con i suoi video magici e poetici. Tutte le puntate sono state realizzate grazie alla fitta rete dei videomaker sparsi in tutto il mondo iscritti a Userfarm.com. che ha messo a disposizione tutto il potenziale espressivo del network internazionale di oltre 35000 professionisti del video.
Gian Paolo Cassano

La parola di Papa Francesco

Venerdì 27 Giugno 2014

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
La Chiesa “non è un’istituzione finalizzata a se stessa, o una Ong. La Chiesa non va ristretta al clero o al Vaticano. La Chiesa siamo tutti”. Lo ha detto il Papa inaugurando mercoledì 18 giugno un ciclo di catechesi sulla Chiesa E’ Abramo, che si fida di Dio per lasciare la sua patria verso un’altra terra, la figura da cui Francesco inizia la sua riflessione sulla Chiesa che “non è nata in un laboratorio”, né improvvisamente. “E’ fondata da Gesù ma è un popolo con una storia lunga alle spalle”: infatti “cominciando da Abramo Dio forma un popolo perché porti la sua benedizione a tutte le famiglie della terra. E all’interno di questo popolo nasce Gesù. E’ Dio che fa questo popolo, questa storia, la Chiesa in cammino, e lì nasce Gesù, in questo popolo”.
E’ singolare notare come sia Dio stesso “a prendere l’iniziativa” verso Abramo: “così Dio forma un popolo con tutti coloro che ascoltano la sua Parola e che si mettono in cammino, fidandosi di Lui. Questa è l’unica condizione: fidarsi di Dio. Se tu ti fidi di Dio, lo ascolti e ti metti in cammino, questo è fare Chiesa. Questo è fare la Chiesa. L’amore di Dio precede tutto. Dio sempre è primo, arriva prima di noi, Lui ci precede”.
Il Pontefice ha sottolineato che “questo si chiama amore perché Dio ci aspetta sempre”: anche “se sei stato un peccatore grosso ti aspetta di più e ti aspetta con tanto amore, perché Lui è primo. E’ questa la bellezza della Chiesa, che ci porta a questo Dio che ci aspetta!” Abramo, si mette in cammino: “non aveva un libro di teologia per studiare cosa fosse questo Dio”, ma “si fida dell’amore” divino. Anche se i peccati “segnano il cammino del popolo lungo tutta la storia della salvezza”, Dio, però, ha pazienza e “nel tempo continua a educare e a formare il suo popolo, come un padre con il proprio figlio”. Quando “ci riconosciamo peccatori”, Dio ci perdona sempre, perché ciò che “ci fa crescere”, come Chiesa, “non sono i nostri meriti”, ma è “l’esperienza  quotidiana di quanto il Signore ci vuole bene (…) ci ama, ci carezza, ci aspetta, ci fa sentire la sua tenerezza.” Il progetto di Dio è di “formare un popolo benedetto dal suo amore e che porti la sua benedizione a tutti i popoli della terra”, che  ha avuto il suo compimento in Cristo e che Dio continua  a realizzare nella Chiesa. Il Papa ha poi esortato ad essere pronti, ogni giorno, a partire come Abramo verso “la nostra vera patria” e diventare così “segno dell’amore di Dio”. Infatti il “cristiano con la sua vita deve benedire sempre, benedire Dio e benedire tutti. Noi cristiani siamo gente che benedice, che sa benedire. E’ una bella vocazione questa!”
Nell’occasione della Giornata mondiale dei rifugiati ha ricordato come anche Gesù lo sia stato, esortando: “Facciamoci loro vicini, condividendo le loro paure e la loro incertezza per il futuro e alleviando concretamente le loro sofferenze.”
Domenica 22 giugno, all’Angelus, il Pontefice ha levato una “ferma condanna” contro la tortura, ricordandone le vittime che saranno al centro della Giornata Onu del 26 giugno, invitando “i cristiani ad impegnarsi per collaborare alla sua abolizione e sostenere le vittime e i loro familiari. Torturare le persone è un peccato mortale! Un peccato molto grave!” Ha parlato poi dell’Eucaristia come dimostrazione che “la misura dell’amore di Dio è amare senza misura (…) Non si può misurare l’amore di Dio: è senza misura!”
Di qui la vocazione di un cristiano che nasce dall’Eucaristia e che si traduce in “comportamenti generosi verso il prossimo, che dimostrano l’atteggiamento di spezzare la vita per gli altri”. Infatti “ogni volta che partecipiamo alla Santa Messa e ci nutriamo del Corpo di Cristo, la presenza di Gesù e dello Spirito Santo in noi agisce, plasma il nostro cuore, ci comunica atteggiamenti interiori che si traducono in comportamenti secondo il Vangelo. Anzitutto la docilità alla Parola di Dio, poi la fraternità tra di noi, il coraggio della testimonianza cristiana, la fantasia della carità, la capacità di dare speranza agli sfiduciati, di accogliere gli esclusi”. Una vita che “si fa dono” e sa “imitare Gesù”. “Dobbiamo amare anche chi non ci ama!” Così si oppone al male con il bene, e perdona, condivide, accoglie, scoprendo la “vera gioia”, quella di “farsi dono” per ricambiare il “grande dono che per primi” si è ricevuto, “senza nostro merito”. Per questo occorre “non dimenticare queste due cose: la misura dell’amore di Dio e amare senza misura. E seguendo Gesù, noi – con l’Eucaristia – facciamo della nostra vita un dono”.
Gian Paolo Cassano

La parola di Papa Francesco

Venerdì 27 Giugno 2014

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
Nella fortissima condanna di ogni forma di mafia si può cogliere il senso del viaggio pastorale di Papa Francesco lo scorso 21 giugno a Cassano allo Jonio, terra segnata dalla violenza della n’drangheta e dell’uccisione di un sacerdote (padre Lazzaro Longobardi) e del piccolo Cocò Campolongo.
Lo ha detto senza mezzi termini, per denunciare mafia, violenza e falsi idoli, celebrando l’Eucaristia nella piana di Sibari (davanti a 250.000 persone): “questo male va combattuto, va allontanato! Bisogna dirgli di no! La Chiesa che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi, ce lo domando i nostri giovani bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare. Coloro che nella loro vita hanno questa strada di male, come sono i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati!”. Un messaggio chiarissimo e fortissimo: “quando all’adorazione del Signore si sostituisce l’adorazione del denaro, si apre la strada al peccato, all’interesse personale e alla sopraffazione; quando non si adora Dio, il Signore, si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza. La vostra terra, tanto bella, conosce i segni e le conseguenze di questo peccato! L’Ndrangheta è questo! Adorazione del male e disprezzo del bene comune”. Richiamandosi alla solennità del Corpus Domini, spiega che cristiano è chi adora Gesù Eucaristia e cammina con Lui e rinuncia, appunto, ad adorare falsi idoli. Infatti “il popolo che adora Dio nell’Eucaristia - ricorda - è il popolo che cammina nella carità”. Carità significa giustizia, speranza, tenerezza di qui un richiamo alla politica “nel favorire stili di vita e iniziative che pongano al centro le necessità dei poveri e degli ultimi” per cercare “di vivere l’impegno politico e amministrativo per quello che è, un servizio al bene comune”.
Il viaggio era iniziato nel carcere di Castrovillari con l’abbraccio ai detenuti e ai malati, con l’auspicio che l’esperienza del carcere sia un vero riscatto e non una perdita di dignità, la condanna del crimine, la solidarietà verso le sue vittime. Il Papa ha voluto parlare “ad ogni uomo e ogni donna che si trova in carcere, in ogni parte del mondo”, indicando un percorso che non sia solamente umano, ma anche con Dio: “è più difficile lasciarsi guardare da Dio che guardare Dio. E’ più difficile lasciarsi incontrare da Dio che incontrare Dio, perché in noi sempre c’è una resistenza. E Lui ti aspetta, Lui ci guarda, Lui ci cerca sempre, no? E questo Dio che ci ama, che è capace di comprenderci, capace di perdonare i nostri errori. Il Signore è un maestro di reinserimento: ci prende per mano e ci riporta nella comunità sociale”. Di qui l’augurio di Papa Francesco che il tempo di detenzione “non vada perduto ma possa essere un tempo prezioso” per l’incontro con la grazia di Dio. Poi all’Hospice “San Giuseppe Moscati” di Cassano all’Jonio, dove ha incontrato la sofferenza di malati terminali…
Incontrando poi i sacerdoti in Cattedrale ha sintetizzato il suo discorso in tre parole: gioia, fraternità, famiglia. E’ la “gioia di essere preti”, perché “non c’è niente di più bello per un uomo” che “essere chiamato dal Signore Gesù”, in una chiamata a seguirLo e a portare agli altri “la sua parola, il suo perdono”. Il Papa condivide quindi con i sacerdoti “la bellezza della fraternità: dell’essere preti insieme, del seguire il Signore non da soli”, ma “insieme, pur nella grande varietà dei doni e delle personalità”, anche se “non è facile, non è immediato e scontato”, anche perché “siamo immersi nella cultura soggettivistica di oggi, questa cultura che esalta l’io fino a idolatrarlo”. E’ la comunione in Cristo nel presbiterio che “va sempre accolta e coltivata” e “chiede di essere vissuta cercando forme concrete adeguate ai tempi e alla realtà del territorio, ma sempre in prospettiva apostolica, con stile missionario, con fraternità e semplicità di vita”. Francesco incoraggia quindi i sacerdoti nel loro lavoro “con le famiglie e per la famiglia (…) in questo tempo, che è un tempo difficile sia per la famiglia come istituzione, sia per le famiglie, a causa della crisi”.
Gian Paolo Cassano

Concerto

Venerdì 27 Giugno 2014

OCCIMIANO – (gpc) Un cantico di lode. E’ quanto è stato realizzato domenica scorsa 22 giugno nella Chiesa della Madonna del Rosario, nel giorno del Corpus Domini.
Protagonista il gruppo “Controcorrente” di Valenza: Andrea Bonzano (voce, pianoforte), Vilma Rapetti (voce), Marco Rettegno (chitarra folk), Dennis Ceccon (chitarra elettrica), Gabriele Tento (basso, voce), Max Frenna (percussioni e tecnico audio), Christian Tento (regia audio video).
Andrea Bonzano, fondatore ed anima del gruppo ha spiegato passo dopo passo la scelta dei vari brani che attingono al ricco bacino della musica liturgica (dal Gen a Sequeri, a Frisina…) contemporanea, già peraltro eseguiti nelle celebrazioni eucaristiche, adottando per essi una veste a dir poco originale, con arrangiamenti e strumentazione fuori dallo schema dettato dal binomio “organo-voci” al quale siamo tutti abituati. Con essi anche alcuni brani più “classici, dall’Ave Maria, alla Vergine degli angeli (di Verdi).
Il pubblico ha particolarmente gradito questa proposta musicale, nello splendido contesto di una Chiesa “raccolta e devota” e così cara agli occimianesi.
In finale, un omaggio in musica a don Giana Paolo (per ricordare i XXXIII anni di sacerdozio) ed un bis richiesto.
gpc

dscn4025.JPG

dscn4026.JPG

Corpus Domini

Venerdì 27 Giugno 2014

OCCIMIANO – (gpc) E’ sempre particolarmente sentita in paese la solennità del Corpus Domini. Così domenica scorsa 22 giugno numerosa è stata la partecipazione numerosa alla S. Messa e alla processione, con la presenza ufficiale delle autorità comunali, in primis il neo sindaco (m.a Valeria Oliveri), la presidente del consiglio comunale dei ragazzi (Letizia Babando), il comandante della stazione dei Carabinieri lgt.m.lo Antonio Caputo), numerosi consiglieri comunali. Con loro i giovani diciottenni della leva 1996 ed i bambini che hanno fatto la Prima comunione. Si è rinnovata lungo il percorso del cosiddetto “quadrilatero” del centro storico (via Roma, via Brofferio, via Cavour, via Sommelier, via Garibaldi) la bella tradizione dell’infiorata (che continua da 37 anni), arricchito dagli addobbi alle finestre e floreali e dai petali che i bambini seminavano al passaggio del S.S. Sacramento.
Sempre molto partecipata è stata la Processione Eucaristica, con l’accompagnamento musicale, sempre puntuale, della Banda musicale “La Filarmonica (diretta dal m.o Paolo Meda) intervallato da invocazioni e preghiere (guidate dalla prof. sa Anna Maria Figazzolo) che al termine in piazza ha proposto un breve concerto.
La S. Messa è stata celebrata dal Prevosto (con il can. Giuseppe Unia) che nell’omelia ha messo in rilievo la centralità di Cristo e dell’Eucaristia nella vita cristiana, il suo significato e alla dimensione educativa dell’Eucaristia, con il Coro parrocchiale che ha animato la S. Messa.
gpc

un-momento-della-processione-del-corpus-domini-2.jpg

Anziani

Venerdì 27 Giugno 2014

OCCIMIANO - (gpc) Si è rinnovata anche quest’anno al Festa dell’anziano e degli anniversari di matrimonio: un doppio appuntamento ormai tradizionale che si è rinnovato domenica scorso 22 giugno (in anticipo di una settimana rispetto all’abituale collocazione), nel parco della Casa di Riposo (presso il quale sorge anche una bella “Grotta di Lourdes”), organizzato dal Comune e della Cooperativa Polima che gestisce la struttura.
La festa (condotta da Lucia Perracino, neo consigliere con delega al socio assistenziale e anziani) si è aperta con un tuffo nel passato con la sfilata di abiti d’epoca (curata da Monica Deambrosis e Maria Rosa Scarrone) che ha visto in passerella alcune giovani e giovanissime modelle, con una divertente ed originale versione monferrina di Claudia Schiffer. Un lavoro particolarmente bello a testimonianza di un passato che è dietro di noi e che occorre ricuperare.
A tutti i protagonisti il saluto del sindaco Valeria Olivieri, per chiudere con una squisita merenda e l’immancabile torta per i festeggiati. Sono stati così premiati per il traguardo delle nozze d’oro Bruno Daniel e Ornella Pellizzari, Giuseppe Montaldi e Anna Angela Lombino, Giuseppe Perracino e Mirella Rametta, Paolo Montaldi e Antonietta Carlassara, Giuseppe Aceto e Rosina Cuppari, Giovanni De Luca e Santa Marino. E poi le nozze di diamante, per i sessant’anni di matrimonio di Franco Debernardis e Rosanna Casalone. Meritati applausi anche per i coscritti della leva 1924 (Olimpia Casalone, Anna Cattana, Rita Ferrando, Franco Debernardis, Giuseppe Gottardi, Egidio Marchisio) ovvero i novantenni o “neo maggiorenni”, utilizzando il termine coniato alcuni anni fa per questa speciale occasione.
E’ stata anche l’occasione per la premiazione dei volontari che si sono messi a disposizione degli anziani della casa di riposo e del paese collaborando nel trasporto (specie a Casale): Natalino Bolognesi, Romeo Casarotto, Mario Nano, Pier Enrico Scarrone, Luigi Zanarotto, con un simpatico dono di riconoscenza.
gpc

nozze-doro-novantenni-e-volontari.jpg

la-quasi-centenaria-livia-mantelli.jpg

Avvisi PARROCCHIA S.VALERIO OCCIMIANO

Mercoledì 18 Giugno 2014

******** DOMENICA 15 giugno 2014

* S. Messe nella settimana:
Lunedì 16 giugno: ore 18,00
Martedì 17 giugno: ore 8,00
Mercoledì 18 giugno: ore 18,00
Giovedì 19 giugno: ore 18,00
Venerdì 20 giugno: ore 18,00

* Adoro il lunedì
Vespri ogni lunedì (ore 17,45) - segue: S. Messa

* Domenica 22 giugno: Corpus Domini
S. Messa e Processione (ore 10,00)
segue: Processione (via Roma - via Brofferio – via Cavour – via Sommeiller – via Garibaldi)

* Concerto La Buona Novella
Domenica 22 giugno
Chiesa Madonna del Rosario, ore 18,00

* Venerdì 27 giugno (solennità S. Cuore):
Convegno diocesano Apostolato della preghiera (Canonica):
ore 16,30: assemblea; ore 18,00: S. Messa
XXXIII anniversario ordinazione sacerdotale di don Gian Paolo

* Domenica 29 giugno (solennità S. Cuore):
Giornata Lourdiana diocesana

Telecomando

Mercoledì 18 Giugno 2014

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

Inchieste, reportage, storia, libri, cinema, attualità. L’informazione giornalistica di Tv 2000 si arricchisce di uno spazio quotidiano in più dedicato all’approfondimento: TG2000 IL POST, dal lunedì al venerdì dopo il telegiornale delle 18.30 diretto da Lucio Brunelli. Una finestra aperta di 5 minuti sulla politica, l’economia, il lavoro, la società, la salute e il benessere, ma anche storie e fatti di solidarietà che difficilmente entrano nel circuito dell’informazione nazionale.
Sulla Rai interviene il presidente dell’AIART Luca Borgomeo: “Con lo sciopero ieri la Rai ha sfiorato il grottesco: repliche su repliche, con addirittura una mega maratona di Techetechetè. Ma i cittadini non pagano il canone tutto l’anno?. La Rai continua ad essere chiusa per ferie da giugno ad agosto. E quando c’è lo sciopero la situazione precipita. Un paradosso, per quello che dovrebbe essere un vero servizio pubblico - continua Borgomeo - Non ci stiamo a vedere una Rai che abdica al suo ruolo in estate. Non possiamo pensare che tutta la programmazione televisiva delle prossime settimane sia incentrata solo sui Mondiali”.
Il lunedì di Rai 5 è diventato un appuntamento fisso per gli amanti delle gloriose produzioni teatrali degli anni Cinquanta e Sessanta, patrimonio illustre della Cineteca Rai. Per il ciclo “Dal cinema al teatro”, sono in programma commedie di autori contemporanei. Si tratta di riduzioni tratte da celebri opere teatrali o letterarie, che registi famosi portarono al cinema negli anni Quaranta e Cinquanta, e che la Rai ripropose con adattamenti di grande eleganza negli anni Sessanta.
Lunedì 23 giugno, (ore 21,20) c’è “Il potere e la gloria”, ispirato al romanzo di Graham Greene. In un Messico insanguinato dalla rivoluzione, che perseguita, fucila o costringe al matrimonio i ministri di Dio, l’ultimo prete è braccato in una spietata caccia all’uomo. Su di lui pende una taglia. Con R.Palmer, A.Tieri, L.Vannucchi; la regia è di Mario Ferrero.
Gian Paolo Cassano

La parola di Papa Francesco

Mercoledì 18 Giugno 2014

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
Riflettendo sul “timore di Dio” si è concluso il ciclo di catechesi dedicato ai doni dello Spirito Santo. Mercoledì 11 giugno, all’udienza generale, Francesco ha spiegato che essere pervasi dal timore di Dio non significa avere paura di Lui: “Dio è Padre  che ci ama, vuole la nostra salvezza e sempre perdona”. Il timore di Dio, invece, è il sentirsi piccoli, “come bambini nelle braccia del nostro papà”, docili e certi che tutto viene dalla grazia. Per questo occorre “aprire il cuore perché la bontà e la misericordia di Dio vengano a noi. Questo fa lo Spirito Santo con il dono del timore di Dio: apre i cuori. Cuore aperto affinché il perdono, la misericordia, la bontà, le carezze del Padre vengano a noi. Perché noi siamo figli infinitamente amati”. Il timore di Dio fa di noi “cristiani convinti, entusiasti, conquistati da questo amore” non ” sottomessi al Signore per paura”. Bisogna però stare attenti, perché questo dono dello Spirito è anche un “allarme di fronte alla pertinacia del peccato”. Infatti “quando una persona vive nel male, quando bestemmia contro Dio, quando sfrutta gli altri, quando li tiranneggia, quando vive soltanto per i soldi, per la vanità o il potere o l’orgoglio, allora il santo timore di Dio ci mette in allerta: attenzione! Con tutto questo potere, con tutti questi soldi, con tutto il tuo orgoglio, con tutta la tua vanità, non sarai felice. Nessuno può portare con sé dall’altra parte né i soldi, né il potere, né la vanità, né l’orgoglio. Niente!” Allora “possiamo soltanto portare l’amore che Dio Padre ci dà”. Il Papa poi esemplifica le insidie del peccato: “voi pensate che una persona corrotta sarà felice, dall’altra parte? No! Tutto il frutto della sua corruzione ha corrotto il suo cuore e sarà difficile andare dal Signore. Penso a coloro che vivono della tratta di persone e del lavoro schiavo: voi pensate che questa gente che tratta le persone, che sfrutta le persone con il lavoro schiavo, ha nel cuore l’amore di Dio? No, non hanno timore di Dio e non sono felici. Non lo sono”. Senza timore di Dio è anche chi fabbrica armi “per fomentare guerre (…) Questi fabbricatori di armi non vengono a sentire la Parola di Dio! Questi fabbricano la morte, sono mercanti di morte e fanno mercanzia di morte. Che il timore di Dio faccia loro comprendere che un giorno tutto finisce e che dovranno rendere conto a Dio”.
Domenica 15 giugno, all’Angelus, ha rivolto un appello per la pace in Iraq ed annunciato una sua prossima visita a Tirana il 21 settembre. Poi, ricollegandosi alla domenica ha affermato che “nella Trinità riconosciamo anche il modello della Chiesa, nella quale siamo chiamati ad amarci come Gesù ci ha amato”. “E’ l’amore il segno concreto che manifesta la fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. È l’amore il distintivo del cristiano” Di qui la raccomandazione a non cadere in contraddizione, pensando “a cristiani che si odiano. E’ una contraddizione! E questo cerca sempre il diavolo: farci odiare, perché lui semina sempre la zizzania dell’odio; lui non conosce l’amore: l’amore è di Dio !” Ma “tutti siamo chiamati a testimoniare ed annunciare il messaggio che «Dio è amore», che Dio non è lontano o insensibile alle nostre vicende umane”. Questo “è l’amore di Dio in Gesù. Quest’amore che è tanto difficile da capire, ma che noi sentiamo quando ci avviciniamo a Gesù. E Lui ci perdona sempre; Lui ci aspetta sempre, Lui ci ama tanto! E l’amore di Gesù che noi sentiamo è l’amore di Dio!” “Una persona che ama gli altri per la gioia stessa di amare è riflesso della Trinità. Una famiglia in cui ci si ama e ci si aiuta gli uni gli altri è un riflesso della Trinità. Una parrocchia in cui ci si vuole bene e si condividono i beni spirituali e materiali è un riflesso della Trinità” che “è un dinamismo di amore, di comunione, di servizio reciproco, di condivisione”. Ho colto poi il collegamento tra Trinità e Eucaristia che “è come il ‘roveto ardente’ in cui umilmente abita e si comunica la Trinità”; è “per questo” che “la Chiesa ha messo la festa del Corpus Domini dopo quella della Trinità” !
Gian Paolo Cassano